PALAZZO VIALE
IL NOME
Il palazzo fu edificato nel XVIII secolo da Ambrogio Viale, membro di una delle famiglie più importanti dell’aristocrazia mercantile Cervese, arricchitasi grazie alle rendite terriere ed ai traffici marittimi
STRUTTURA ESTERNA
Di aspetto monumentale,la facciata presenta prospetti definiti da cornicioni marcapiano, con aggraziate cornici in stucco alle finestre e motivi decorativi dipinti. L’ingresso ha un bel portale in marmo bianco; l’atrio e la scala sono di classica tipologia signorile genovese, con i portoncini dalla cornice modanata(triangolare) affacciati sui pianerottoli.
STRUTTURA INTERNA
L’edificio ha due piani nobili :Il secondo, oggi proprietà del Comune che vi realizza iniziative culturali, è uno dei più interessanti appartamenti d’epoca conservatisi nella Riviera di Ponente.
E’ composto da 6 sale nelle quali si sviluppa un ciclo pittorico che sottolinea il prestigio della famiglia e la poliedricità dell’artista ch ha realizzato gli affreschi: Francesco Carrega.
INGRESSO
Sopra la porta d’ingresso all’alloggio è dipinto lo stemma di famiglia e sulla volta dell’atrio è raffigurato un putto alato recante un motto di famiglia: PROMISIT DOMINUS CORONAM VIGILANTIBUS (Il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano).
SALA DI GIUNONE
Il piccolo ingresso immette nel salone sulla cui volta è dipinta Giunone circondata da pavoni suoi animali sacri, e sul lato corto le divinità gemelle Apollo e Diana con la madre Latona. Dalla parte opposta il dio Mercurio nell’atto di sguainare la spada contro Argo che custodiva IO la principessa trasformata in bianca giovenca da Giove a motivo della gelosia di Giunone : Suggestive le figure alate che impersonano i venti
Le quattro porte sono decorate con busti dipinti che rappresentano: la Fortezza(guerriero),il Tempo (vecchio con capo coperto) la Fede( busto con elmo), la Fama –Gloria ( donna con corona di alloro) l’Autunno (donna con tralci di vite).Sul cornicione sono dipinte due coppie di figure allegoriche:la donna che si specchia mentre schiaccia un serpente: la Prudenza in coppia con la Sapienza che regge un libro.Ed ancora sulla parete di fronte sono poste le virtù dell’Abbondanza(cornucopia ricolma di frutti ) e della Pace con ramo d’ulivo
SALETTA D’ANGOLO SUD
Sulla volta sono rappresentati la Vergine e S. Giovanni Evangelista La Madonna stagliata sul disco solare, schiaccia coi piedi la testa al serpente La scena si collega alla visione apocalittica della Donna incinta quando S. Giovanni era in esilio sull’isola di Patmos. I due finti quadri dell’Adorazione dei Magi e del Presepe richiamano ancora il tema della Verginità e della maternità.
SALETTA CENTRALE
Fetonte fulminato da Giove che precipita col carro domina la scena sulla volta; lo stesso tema viene ripreso su alcune tele alle pareti
1 Fetonte istigato dalla madre e dalle sorelle in atto di supplicare il padre Elio affinchè gli conceda di guidare il carro
2 Il pianto di della madre Climene e delle sorelle Eliadi, tramutate in Pioppi padani il cui fiume Eridano(PO)è raffigurto in basso con l’urna da cui fuoriesce l’cqua. Assiste alla scena Cycnus mitico re dei Liguri
3 Convito di divinità La Dea Diana e il cervo(evidente allusione alla città dei committenti,) Le ninfe che danno sepoltura a Fetonte e raccolgono le lacrime delle Eliadi che diventano ambra
SALA D’ANGOLO NORD
Nella stanza meno ben conservata nella volta è rappresentata l’allegoria dell’astronomia mentre alle parerti sono raffigurati due episodi della Gerusalemme Liberata ambientati in prossimità di grotte che si aprono su paesaggi naturali. Si scorge Rinaldo che dorme nei pressi di un fiume nel mitico giardino di Armida vegliato dalla maga saracena della quale, al risveglio, si innamora perdutamente.
Sull’altra parete un episodio della vicenda di Tancredi e Clorinda tratto dalla “Gerusalemme Liberata” ed in particolare la scena del Battesimo prima della morte di Clorinda. Le pareti dipinte a grotta simboleggiano il desideri di contatto col mistero,con l’ aldilà quasi uno spazio virtuale per il padrone di casa per trovare intimità con qualche familiare morto.
SALA DELL’ALCOVA
L’appartamento si conclude con la sala dell’alcova, una straordinaria galleria d’arte per inventiva e qualità pittorica. Sulla volta è rappresentato l’episodio di Mosè che riceve le tavole della legge ed altre scene bibliche:l’adorazione del Vitello d’oro, l’incontro al pozzo Madian con le figlie di Ietro
La stanza è dotata di una cappella “ad armadio” da cui officiar Messa ad eventuali malati; La nicchia contiene figure di Dio Padre beneficente, S. Antonio da Padova e San Vincenzo Ferreri. la camera è affrescata con decorazioni naturalistiche e con le personificazioni del Crepuscolo e dell’Aurora veglianti dalla morbida arcata che introduceva al talamo coniugale.
Nella stessa stanza le decorazioni si completano con due balconi coperti da pergolati da uno dei quali si affaccia una fanciulla e con due scenografie di giardini con un ninfeo, fontane e statua di Nettuno.
STRUTTURA ESTERNA
Di aspetto monumentale,la facciata presenta prospetti definiti da cornicioni marcapiano, con aggraziate cornici in stucco alle finestre e motivi decorativi dipinti. L’ingresso ha un bel portale in marmo bianco; l’atrio e la scala sono di classica tipologia signorile genovese, con i portoncini dalla cornice modanata(triangolare) affacciati sui pianerottoli.
STRUTTURA INTERNA
L’edificio ha due piani nobili :Il secondo, oggi proprietà del Comune che vi realizza iniziative culturali, è uno dei più interessanti appartamenti d’epoca conservatisi nella Riviera di Ponente.
E’ composto da 6 sale nelle quali si sviluppa un ciclo pittorico che sottolinea il prestigio della famiglia e la poliedricità dell’artista ch ha realizzato gli affreschi: Francesco Carrega.
INGRESSO
Sopra la porta d’ingresso all’alloggio è dipinto lo stemma di famiglia e sulla volta dell’atrio è raffigurato un putto alato recante un motto di famiglia: PROMISIT DOMINUS CORONAM VIGILANTIBUS (Il Signore ha promesso la corona a coloro che vegliano).
SALA DI GIUNONE
Il piccolo ingresso immette nel salone sulla cui volta è dipinta Giunone circondata da pavoni suoi animali sacri, e sul lato corto le divinità gemelle Apollo e Diana con la madre Latona. Dalla parte opposta il dio Mercurio nell’atto di sguainare la spada contro Argo che custodiva IO la principessa trasformata in bianca giovenca da Giove a motivo della gelosia di Giunone : Suggestive le figure alate che impersonano i venti
Le quattro porte sono decorate con busti dipinti che rappresentano: la Fortezza(guerriero),il Tempo (vecchio con capo coperto) la Fede( busto con elmo), la Fama –Gloria ( donna con corona di alloro) l’Autunno (donna con tralci di vite).Sul cornicione sono dipinte due coppie di figure allegoriche:la donna che si specchia mentre schiaccia un serpente: la Prudenza in coppia con la Sapienza che regge un libro.Ed ancora sulla parete di fronte sono poste le virtù dell’Abbondanza(cornucopia ricolma di frutti ) e della Pace con ramo d’ulivo
SALETTA D’ANGOLO SUD
Sulla volta sono rappresentati la Vergine e S. Giovanni Evangelista La Madonna stagliata sul disco solare, schiaccia coi piedi la testa al serpente La scena si collega alla visione apocalittica della Donna incinta quando S. Giovanni era in esilio sull’isola di Patmos. I due finti quadri dell’Adorazione dei Magi e del Presepe richiamano ancora il tema della Verginità e della maternità.
SALETTA CENTRALE
Fetonte fulminato da Giove che precipita col carro domina la scena sulla volta; lo stesso tema viene ripreso su alcune tele alle pareti
1 Fetonte istigato dalla madre e dalle sorelle in atto di supplicare il padre Elio affinchè gli conceda di guidare il carro
2 Il pianto di della madre Climene e delle sorelle Eliadi, tramutate in Pioppi padani il cui fiume Eridano(PO)è raffigurto in basso con l’urna da cui fuoriesce l’cqua. Assiste alla scena Cycnus mitico re dei Liguri
3 Convito di divinità La Dea Diana e il cervo(evidente allusione alla città dei committenti,) Le ninfe che danno sepoltura a Fetonte e raccolgono le lacrime delle Eliadi che diventano ambra
SALA D’ANGOLO NORD
Nella stanza meno ben conservata nella volta è rappresentata l’allegoria dell’astronomia mentre alle parerti sono raffigurati due episodi della Gerusalemme Liberata ambientati in prossimità di grotte che si aprono su paesaggi naturali. Si scorge Rinaldo che dorme nei pressi di un fiume nel mitico giardino di Armida vegliato dalla maga saracena della quale, al risveglio, si innamora perdutamente.
Sull’altra parete un episodio della vicenda di Tancredi e Clorinda tratto dalla “Gerusalemme Liberata” ed in particolare la scena del Battesimo prima della morte di Clorinda. Le pareti dipinte a grotta simboleggiano il desideri di contatto col mistero,con l’ aldilà quasi uno spazio virtuale per il padrone di casa per trovare intimità con qualche familiare morto.
SALA DELL’ALCOVA
L’appartamento si conclude con la sala dell’alcova, una straordinaria galleria d’arte per inventiva e qualità pittorica. Sulla volta è rappresentato l’episodio di Mosè che riceve le tavole della legge ed altre scene bibliche:l’adorazione del Vitello d’oro, l’incontro al pozzo Madian con le figlie di Ietro
La stanza è dotata di una cappella “ad armadio” da cui officiar Messa ad eventuali malati; La nicchia contiene figure di Dio Padre beneficente, S. Antonio da Padova e San Vincenzo Ferreri. la camera è affrescata con decorazioni naturalistiche e con le personificazioni del Crepuscolo e dell’Aurora veglianti dalla morbida arcata che introduceva al talamo coniugale.
Nella stessa stanza le decorazioni si completano con due balconi coperti da pergolati da uno dei quali si affaccia una fanciulla e con due scenografie di giardini con un ninfeo, fontane e statua di Nettuno.